L’azienda Casa Giachi è una piccola realtà in quel di Tavarnelle Val Di Pesa, meno di due ettari vitati e otto ettari a bosco.
E’ Francesco a seguire l’intero processo produttivo dal campo fino al bicchiere, l’esigua estensione delle vigne, e la prossimità con l’abitazione, rendono possibile una cura individuale delle piante e la possibilità di prevenire e anticipare le varie problematicità che variano da anno ad anno in base agli eventi meteorologici intervenendo in maniera mirata solo nel momento di reale necessità. Questo garantisce il raggiungimento del massimo della qualità nell’annata portando in cantina un’uva sana e a piena maturazione.
“Abbiamo sposato la filosofia di produrre vini naturali, poiché siamo appassionati di ambiente nella vita quotidiana, a partire dalle nostre case e dalla spesa alimentare che facciamo. Per quanto riguarda la produzione del vino, abbiamo una certificazione Bio e utilizziamo tecniche di agricoltura biodinamica”.
Una semplice frase che racchiude tutta la filosofia aziendale.
In vigna si rispetta il calendario biodinamico con particolare attenzione al meteo stagionale, si fanno sovesci multivarietà e non si utilizzano concimazioni, neanche con pellettati comunque ammessi nell’agricoltura biologica. Si seminano una quindicina di semi diversi che, una volta in fiore, vengono interrati, massimizzando così l’apporto nutritivo al suolo.
Talvolta si preferisce trasformarli in un cover crop, cioè in una coltura di copertura, soprattutto quando c’è molto calore.
Francesco ribatte il concetto di riuscire ad ottenere l’uva migliore possibile in vigna, perché poi in cantina non si può aggiungere niente rispettando così la filosofia del naturale. In cantina si esegue solo una piccola solfitazione pre imbottigliamento, altre manipolazioni sono escluse.
In vigna sono l’utilizzo di prodotti dell’Agricoltura biodinamica come il corno letame e il corno silice. L’elaborazione del terreno è ridotta al minimo, giusto la gestione superficiale per riempire le crepe di chi ha un terreno argilloso come il mio e quasi tutte lavorazioni manuali in vigna. Non si fa cimatura, ma si avvolgono i tralci il più possibile nel rispetto comunque dell’annata.
E’ importante andare in vigna per vedere la differenza tra i vigneti convenzionali e quelli più tradizionali.