I preparati biodinamici sono nove sostanze naturali fondamentali per l’agricoltura biodinamica, introdotti da Rudolf Steiner nel 1924. Per approfondire meglio l’approccio biodinamico ti consiglio la lettura di questo nostro articolo.
Ogni preparato ha un ruolo specifico nel processo di coltivazione e apporta benefici unici alle viti e al suolo, sono stati inventati direttamente da Steiner, la loro funzione rimane quella di collegare direttamente le forze cosmiche alla terra. La loro preparazione segue il seguente principio: qualcosa di naturale viene interrato dentro un contenitore animale per un periodo di tempo, poi viene somministrato in piccole dosi per coadiuvare i processi vitali.
Ma quali sono?
I preparati si possono suddividere in: preparati da spruzzo (500,501) e da cumulo.
- Preparato 500 (Horn Manure): Realizzato con corna di vacca riempite di letame e sepolte nel terreno durante l’inverno. Dopo il periodo di decomposizione, il preparato è prelevato e dinamizzato in acqua e successivamente spruzzato sul terreno per stimolare la radicazione delle viti e favorire la crescita delle piante.
- Preparato 501 (Horn Silica): Preparato con quarzo macinato e riposto in corna di vacca durante l’estate. Dopo la decomposizione, è dinamizzato in acqua e spruzzato sulle viti per migliorare la fotosintesi e la maturazione dell’uva.
- Preparato 502 (Yarrow): Realizzato con le piante di Achillea millefolium, è utilizzato per rinforzare il compost e migliorare la fertilità del suolo.
- Preparato 503 (Chamomile): Ottenuto dalle piante di Matricaria chamomilla, è utilizzato per promuovere l’equilibrio del terreno e ridurre gli effetti negativi dei parassiti e delle malattie.
- Preparato 504 (Nettle): Preparato con le piante di Urtica dioica, è un potente stimolante della fertilità del suolo e delle piante.
- Preparato 505 (Oak Bark): Realizzato con la corteccia di quercia, è utilizzato per rinforzare il compost e aumentare la resistenza delle viti agli stress ambientali.
- Preparato 506 (Dandelion): Ottenuto dalle piante di Taraxacum officinale, è utilizzato per migliorare il compost e stimolare il metabolismo delle piante.
- Preparato 507 (Valerian): Realizzato con le piante di Valeriana officinalis, è utilizzato per armonizzare la fertilità del suolo e delle piante.
- Preparato 508 (Horsetail): è preparato con le piante di Equisetum arvense. Utilizzato per prevenire e contrastare l’insorgenza di malattie fungine e per rinforzare il sistema immunitario delle viti.
Quando si utilizzano i preparati biodinamici?
Ogni preparato biodinamico è utilizzato in momenti specifici durante l’anno agricolo, seguendo il calendario biodinamico. Le dinamizzazioni, ovvero l’attivazione energetica delle sostanze nei preparati, avvengono utilizzando metodi specifici: la dinamizzazione manuale o la dinamizzazione ad aria. Questi processi rendono i preparati biodinamici più efficaci nell’interagire con le forze vitali della natura.
I preparati biodinamici sono applicati alle viti e al suolo in quantità diluite, mediante spruzzature, innaffiature o compostaggi. Questi metodi di applicazione assicurano che i preparati si diffondano in modo uniforme e che i benefici raggiungano tutte le parti della pianta e del suolo.
Come si utilizzano i preparati biodinamici?
Durante il processo di applicazione dei preparati biodinamici, è importante seguire il principio dell’osservazione attiva. I viticoltori e gli agricoltori biodinamici monitorano attentamente il comportamento delle viti e del suolo dopo l’applicazione dei preparati, in modo da adattare le future applicazioni alle specifiche esigenze dell’ambiente circostante.
L’utilizzo dei preparati biodinamici richiede dedizione e pazienza, ma offre una serie di vantaggi sia per l’ambiente agricolo che per i viticoltori stessi. Le pratiche biodinamiche contribuiscono a migliorare la fertilità del suolo, la resistenza delle piante alle malattie e alle condizioni climatiche sfavorevoli e la biodiversità nell’ecosistema agricolo.
Inoltre, l’uso dei preparati biodinamici si inserisce in un’ottica di agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, riducendo al minimo l’uso di prodotti chimici e contribuendo alla conservazione delle risorse naturali.
Preparati biodinamici e mondo del vino
Sono utilizzati nell’agricoltura biodinamica possono avere un impatto significativo sul gusto e sulla qualità del vino. L’utilizzo di questi preparati stimola la fertilità del terreno e una maggiore vitalità delle piante tendendo ad una una produzione viticola sostenibile.
I vini biodinamici sono inseriti nella grande galassia dei vini Naturali, aggettivo di cui abbiamo già trattato la natura fumosa e non chiara, ovviamente la conoscenza diretta con il produttore è sempre la scelta migliore per capire quali e quante pratiche sono realmente utilizzate sia in vigna sia in cantina.
L’associazione italiana che certifica le pratiche biodinamiche è Demeter e potete riconoscere le bottiglie dalla presenza del loro logo.

Andiamo ora a approfondire il preparato 500 e il preparato 501
Preparato 500

Uno dei preparati più influenti sul gusto del vino è il Preparato 500. Questo preparato è utilizzato per rafforzare il sistema radicale delle viti e per promuovere la biodiversità del suolo. La sua applicazione regolare contribuisce a migliorare l’assorbimento di nutrienti da parte delle piante, favorendo la formazione di uve di alta qualità. Il gusto del vino prodotto da viti trattate porta ad una maggiore complessità e intensità aromatica, caratteristiche che riflettono una produzione più equilibrata e naturale.
Preparato 501
Un altro preparato biodinamico che può influenzare il gusto del vino è il Preparato 501 o Horn Silica. Questo preparato è utilizzato per migliorare la fotosintesi delle viti e per promuovere una maturazione equilibrata delle uve. L’applicazione del Preparato 501 può contribuire a sviluppare un’acidità più bilanciata nel vino, conferendogli una piacevole freschezza e una nota minerale distintiva. Il Preparato 501 può anche aiutare a migliorare la struttura dei tannini nel vino, conferendo al prodotto finale una maggiore armonia e complessità.
Inoltre, l’uso dei preparati biodinamici può influenzare il gusto del vino attraverso la creazione di un ambiente equilibrato e armonioso nel vigneto. L’applicazione regolare dei preparati biodinamici contribuisce a favorire la biodiversità del suolo e delle piante, promuovendo la presenza di una vasta gamma di microorganismi benefici. Questo equilibrio naturale nel terreno si riflette nella salute delle viti e nell’espressione del frutto, contribuendo a creare un vino con un gusto più autentico e una maggiore espressione del terroir.
La viticoltura biodinamica si basa sull’uso di pratiche agricole rispettose dell’ambiente e sulla minimizzazione dell’utilizzo di prodotti chimici e pesticidi.
Dinamizzazione
La dinamizzazione è una attività fondamentale nella pratica biodinamica.

È un dispositivo utilizzato nella viticoltura biodinamica per attivare i preparati biodinamici. Questi preparati sono composti da sostanze naturali come compost, erbe e minerali, ognuna delle quali svolge un ruolo specifico nel migliorare il suolo e la salute delle piante. Il dinamizzatore è fondamentale perché consente di mescolare questi preparati con acqua in modo specifico per attivarli.
La temperatura dell’acqua viene portata a circa 37°C, simile a quella del corpo umano, per creare un ambiente ideale. All’interno del dinamizzatore è presente un braccio doppio che ha il compito di mescolare l’acqua con il preparato, creando un vortice energetico. Successivamente, invertendo la direzione di rotazione, si genera una fase di “CAOS“. Questo momento di caos è di fondamentale importanza, poiché rappresenta il punto in cui le forze convergono e i principi biodinamici si attivano.
Al termine di questo processo, che dura circa 60 minuti, il preparato dinamizzato viene filtrato e successivamente nebulizzato sul vigneto. Questa pratica riflette l’approccio unico della viticoltura biodinamica, che trae ispirazione dalle forze naturali e dall’armonia con il ciclo vitale per coltivare uve di alta qualità e creare vini che esprimono autenticamente il terroir.
Risultati
L’utilizzo dei preparati biodinamici nell’agricoltura biodinamica può influenzare il gusto del vino in diversi modi. Grazie alla loro azione stimolante sulle piante e alla promozione della biodiversità del suolo, i preparati biodinamici contribuiscono a sviluppare vini con un gusto più complesso, equilibrato e autentico.
Un altro importante beneficio dei preparati biodinamici è il contributo alla produzione di vini naturali e di alta qualità. L’utilizzo di pratiche e preparati biodinamici, permettono di ottenere uve di elevata qualità, espressione autentica del territorio e del clima in cui sono prodotte.
La biodinamica offre ai viticoltori la possibilità di sviluppare una connessione profonda e significativa con la terra e le piante, ponendo l’attenzione sull’ascolto e l’osservazione del ciclo naturale. Questa consapevolezza permette di coltivare in armonia con la natura, generando una filosofia di vita che si riflette nella qualità dei vini prodotti.
La diffusione dell’agricoltura biodinamica e dei preparati biodinamici è una tendenza in costante crescita, poiché sempre più viticoltori riconoscono i benefici di queste pratiche per la qualità del prodotto e per la sostenibilità dell’ambiente agricolo.
Conclusioni
In conclusione, i preparati biodinamici sono una componente fondamentale dell’agricoltura biodinamica e della produzione di vino naturale di alta qualità. Queste sostanze naturali, promuovono la salute del suolo e delle piante, aumentano la biodiversità contribuendo a creare un ambiente agricolo sostenibile.
La pratica dell’agricoltura biodinamica e l’utilizzo dei preparati biodinamici si confermano come una scelta responsabile ed etica per tutti coloro che desiderano preservare e valorizzare la bellezza e la bontà della terra.
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