Il migliore orange wine? La categoria è ampia quanto quella dei vini bianchi, rossi o rosati. Ecco alcuni suggerimenti per capire le differenze e trovare il TUO orange preferito.
Orange più chiari, floreali e freschi
Ideali, in questo caso, le varietà semi-aromatiche come il sauvignon blanc o il friulano,macerati con le bucce per una settimana o meno. Anche il vitovska rientra in questa categoria, se il tempo di macerazione è breve. Questi vini sono generalmente di colore più chiaro e, agli occhi, rivelano appena le loro caratteristiche “orange” che si manifestano poi al palato. Alcune giovani aziende in Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica stanno perfezionando questo stile in cui la macerazione non riveste un ruolo centrale ma sostiene delicatamente il frutto, arricchendolo e dandogli ulteriore complessità.
Orange intensamente aromatici
L’intenso bouquet, tipico delle varietà aromatiche come il moscato o il gewürztraminer (e i traminer semi-aromatici), viene ulteriormente esaltato dal contatto con le bucce per una settimana. L’ampia gamma aromatica può andare dalle più delicate note floreali ai profumi più decisi. Questi sono alcuni degli orange wine più tipici, assolutamente imperdibili, che ispirano una reazione di amore o di odio a seconda che le note dei petali di rosa o del litchi siano o meno di gradimento.
Orange di medio corpo e dalla consistenza morbida
Sono vini macerati sulle bucce per due o tre settimane, con estrazione delicata, ampie note aromatiche e una struttura che si avvicina al tradizionale vino bianco. Questi vini sono tra i più versatili, da gustare da soli o in abbinamento al cibo. Il camaleontico chardonnay si presta molto bene a questo genere di vini, come anche il Trebbiano per quelli provenienti da gran parte dell’Italia centrale (Lazio, Umbria e Toscana).
Orange corposi, tannici e invecchiati
I vini macerati per un mese o più da varietà a buccia spessa come ribolla gialla, cortese o mtsvane, offrono un’esperienza orange intensa. Spesso necessitano di un ulteriore athnamento in bottiglia per alcuni anni. Sono allo stesso livello dei vini rossi importanti e strutturati e devono essere trattati alla stessa stregua: lasciati “respirare” e serviti a temperatura ambiente. Esempi eccellenti sono la Ribolla Gialla di Gravner, Prinčič e Radikon, come anche i vini in qvevri del Kakheti.
Orange eleganti e complessi dalla struttura delicata
L’uso sapiente di anfore, qvevri o vasche ovoidali in cemento consente un’estrazione molto delicata e una leggera stimolazione delle fecce (dovuta a correnti di convezione all’interno delle giare di forma ovoidale). vini di Foradori, lago Bitarishvili o Vodopivec, rimasti a macerare sulle bucce per sei mesi o più, si presentano tuttavia come gioielli raffinati e delicati.
Bucce rosa e colori scioccanti
Alcune varietà comunemente accettate come uve a bacca bianca hanno in realtà le bucce di color rosa (il pinot grigio e il grenache gris ne sono esempi noti). La fermentazione con le bucce può produrre vini in apparenza indistinguibili da un rosato o talvolta anche da un rosso chiaro. Il pinot grigio, in particolare, richiede solo pochi giorni di macerazione per dare al vino una tonalità rosa shocking.
Bollicine orange
Non c’è motivo per cui anche un orange wine non possa avere le bollicine: alcuni produttori della regione del Prosecco o dell’Emilia Romagna non lo farebbero in modo diverso. In realtà, l’orange frizzante non deve necessariamente avere un sapore acido come quello delle batterie o di un sorbetto al limone. Può avere invece tutta la profondità e la complessità di un orange wine fermo, oltre alla gioiosa effervescenza. I vini piacevolmente tannici di Croci sono un punto di riferimento per questa tipologia, così come gli originali e terrosi col fondo (Prosecco naturale) della cantina Costadila.
Concludendo
Possiamo quindi dire che cercare il migliore orange wine ti porterà a provare vari stili di macerazione e a incontrare molte varietà, resta a te dirci quale è per te il migliore.
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