Note di degustazione: leggero idrocarburo all’inizio, poi è un’esplosione di agrumi: fiori di zagara, limone, pompelmo giallo. Sullo sfondo aromi di gelsomino, timo, salvia, cappero. Al palato ha una mineralità incredibile e una freschezza limonosa davvero lunga. Vino che ti fa volare sulle vette innevate dell’Etna!
Dietro ogni vino esiste una storia. Qui abbiamo Giuseppe e Valeria che hanno fondato questa piccola azienda vitivinicola nel 2009 ereditando i vigneti dai nonni.
Ci troviamo in località Passopisciaro, con le vigne che si trovano nelle contrade “Feudo di Mezzo” e “Porcaria”. L’uva principale coltivata è il Nerello Mascalese e in misura minore il Nerello Cappuccio, Carricante, Grecanico e Minnella da cui nasce.
Nel vigneto non vengono utilizzati prodotti chimici (né fertilizzanti né pesticidi). La vendemmia è manuale ed in genere viene effettuata nella prima settimana di ottobre. Giuseppe e Valeria lavorano con grande entusiasmo e passione, cercando di custodire le tradizioni e portare avanti l’idea di produrre vino rispettando la natura, sia in vigna che in cantina.
I vini
Il vino rosso “A’Culonna” prende il nome da la Colonna, monumento storico presento nel centro di Passopisciaro a forma di obelisco indicante le direzioni. La Colonna era anche il luogo di ritrovo dove i contadini si fermavano a chiacchierare e a vendere il loro vino.
Il “Don Pippinu Vini Scirto” prende il nome invece dal nome del nonno che già all’epoca produceva questo vino bianco. Viene prodotto da uve carricante, catarratto, minnella e grecanico coltivate a circa 650 metri. Le vigne hanno circa 80-100 anni di età e sono a piede franco. Molto interessante anche il loro vino “all’Antica Rosato” prodotto da uve a bacca nera e un blend di uve a bacca bianca, proprio come si faceva un tempo. Nessuna aggiunta di solforosa per questo prodotto appartenente al gruppo Vinnatur.
La famiglia Giachi produce vini da sempre e alla fine degli anni 60 piantano un vigneto per la produzione di vino Chianti per venderlo alle famiglie del paese e nel comprensorio del Mugello.
Nel 2011 avviene la svolta ecologista, abbandonando i prodotti chimici e dedicandosi alla vigna e al terreno adottando una filosofia più naturale possibile. Nel 2017 ottiene la certificazione biologica e a breve inizierà il percorso di certificazione biodinamica Demeter.
Note di degustazione: colore dorato con intense sfumature tendenti all’ambra. Un ventaglio aromatico incredibile con aromi di nocciola, melone ancora acerbo, arancia candita e fico secco. Al palato è un vino rock, con tannini ben evidenti e un’acidità spiccata. Finale con tabacco e rabarbaro.
Note di degustazione: colore dorato molto vivace tendente all’arancio. Aromi di scorza di arancio, albicocca candita, paprika, pomodoro secco e cuoio. Al palato presenta tannini ben integrati, bella freschezza e un ritorno aromatico di tabacco, spezie orientali e finale di rabarbaro. Vino super!!
Note di degustazione: colore dorato con riflessi ambrati. Aromi di paprika, ketchup, miele di castagno, dattero e lievissimi sentori ossidativi. Al palato presenta una bella acidità con tannini che si sentono e un finale con tabacco e cuoio.
Note di degustazione: nel calice si presenta con un colore giallo dorato intenso, bellissimi gli aromi di miele di acacia, zafferano, dattero, fico secco. Sicuramente un vino complesso, e al tempo stesso affascinante. Merita di essere assaggiato più volte per poterne apprezzare l’evoluzione nel bicchiere.
Al palato è potente e al tempo stesso elegante, i tannini si avvertono ma non feriscono, il sorso pieno e elegante. Se ne consiglia l’assaggio in calice scuro per non lasciarsi influenzare dal colore.
Una garanzia assoluta tra gli Orange!!!
Abbinamento: Bistecca alla Fiorentina (ci piace il rischio!)
Uve: procanico, trebbiano, ansonica e una piccola percentuale di san colombano, duropersico
Macerazione: 7-12 giorni
Affinamento: acciaio
Regione: Roccalbegna, Toscana
L’azienda Ugo Contini Bonacossi nasce nel 2011 grazie al coraggio del 28enne Ugo che abbandona la certezza di un lavoro a tempo indeterminato nell’azienda di famiglia per trasferirsi a Roccalbegna, paese materno, nella Maremma Toscana, dove aveva trascorso i momenti più spensierati della sua infanzia.
Ha acquistato 5 ettari, nel 2014 l’impianto della vigna di uva rossa e nel 2015 quella di uva bianca. Da questi nel 2021 sono nati l’Armancione e l’Ughetto annata 2019.
Lavora nel pieno rispetto della natura abbracciando la filosofia naturale, senza interventismi o pratiche enologiche invasive rispettando la tradizione del territorio rocchigiano.
In campagna pratica l’agricoltura biologica con l’uso di lieviti indigeni, fermentazioni spontanee, senza aggiungere solfiti.
Il Grandinello è il vino strano dell’azienda: il risultato di una grandinata ad Agosto che ha sconvolto i piani di Ugo: le uve non erano a piena maturazione e il risultato è la bassa gradazione alcolica.
Un vino che sconvolge in positivo con quella sensazione dolciastra che lascia in bocca. Da provare assolutamente, crea dipendenza!
Note di degustazione: colore ambrato. Aromi di albicocca matura, pesca sciroppata, scorza di arancia rossa, finocchietto e sensazione salmastra. Al palato ha tannini evidenti, bella freschezza, leggera sensazione dolce con un finale che ricorda l’arancia candita.
Abbinamento: tagliere con formaggi erborinati, crostata di fichi