
“Versanti n.0 – Ossigeno: un viaggio tra i vini e la loro relazione con l’aria”
«Vini da leggere, parole da bere» – con questo motto si presenta Versanti, una nuova pubblicazione italiana che ha l’obiettivo di parlare di vino in modo indipendente e libero da giudizi legati a punteggi o classifiche. L’idea alla base di Versanti è infatti quella di approfondire gli aspetti più distintivi e originali di ogni calice, quelli intimi e personali, capaci di coinvolgere il lettore su più livelli, non solo gusto e olfatto.
“Ossigeno” è il numero zero (o “episodio numero zero”) di questa rivista, e si concentra sui vini detti “ossidativi” e sui territori in cui storicamente si producono. Il viaggio si snoda da Marsala (in Sicilia) alla malvasia di Bosa (in Sardegna), prosegue con lo sherry di Jerez (in Spagna) e con i vini di Madeira, per concludersi ad Arbois, nella regione francese dello Jura. Parallelamente, trova spazio anche il racconto di altre realtà enologiche, con un occhio di riguardo per il Piemonte, e di temi culinari come il pane e le ostriche, fino ad arrivare al mondo degli spirits e della miscelazione.
In totale, 20 contenuti distribuiti su 112 pagine, arricchite dalle opere di diversi illustratori e fotografi, a testimonianza di come Versanti punti a una narrazione multidisciplinare: non solo testi tecnici, ma anche contributi artistici che restituiscono il fascino e la complessità del vino.
Come ogni progetto che si rispetti anche qui abbiamo il nostro MANIFESTO! si gioca sul duplice significato della parola Versanti: i “versanti” geografici e paesaggistici dei vigneti enl’atto stesso di “versare” il vino, che diventa simbolo di condivisione e dialogo.
Questa visione indipendente è alla base delle scelte editoriali, libere da pressioni esterne, con l’intento di raccontare il vino in maniera culturale e appassionata, senza la pretesa di assegnare giudizi numerici o stilare classifiche. In questo numero zero, l’ossigeno funge dunque da filo conduttore, unendo territori, produttori e storie che rivelano come il contatto con l’aria possa trasformare un vino, ma anche la narrazione che lo circonda…
«Circa un anno fa mi venne l’idea di dare vita a una pubblicazione cartacea che parlasse di vino (e non solo) in modo indipendente, leggero e facilmente fruibile…»
Obiettivo e taglio della rivista
Il progetto Versanti si propone di andare oltre la semplice analisi tecnica del vino, unendo approfondimenti enologici e contributi artistici di illustratori e fotografi. In questo modo, ogni articolo e ogni immagine diventa parte di un racconto corale, in cui la dimensione culturale del vino emerge attraverso una pluralità di voci e di prospettive.
In particolare, l’episodio zero – dedicato al tema dei vini ossidativi – è un chiaro esempio di questo approccio multidisciplinare: accanto ai contenuti sul contatto con l’ossigeno e le tecniche di invecchiamento, trovano spazio storie di produttori, interviste, reportage fotografici e illustrazioni che esprimono la ricchezza e la varietà di questi vini. Tuttavia, “Ossigeno” non esaurisce le potenzialità di Versanti: la rivista, infatti, si apre a molte altre sfaccettature del mondo enogastronomico, esplorando culture e territori con uno sguardo sempre curioso e indipendente.
Il termine “episodio” – anziché “numero” – sottolinea la volontà di trasformare ogni uscita in un viaggio narrativo, un capitolo a sé stante, ma allo stesso tempo parte di un progetto editoriale più ampio, in cui il vino è protagonista non solo come bevanda, ma come veicolo di storie, di incontri e di suggestioni artistiche.
2. “Ossigeno”: un filo conduttore
- L’idea di “Ossigeno” si configura come il filo conduttore che attraversa l’intero episodio zero di Versanti. Non si tratta solo di un riferimento tecnico al processo di ossidazione, ma di una metafora potente: l’ossigeno diventa simbolo di trasformazione e di evoluzione, proprio come avviene nei vini ossidativi.
- Attraverso questo tema, la rivista intreccia storie e territori, collegando i vini di Marsala, Jerez, Madeira e Jura con narrazioni che vanno oltre il semplice invecchiamento. L’ossigeno, infatti, è presentato non solo come agente chimico, ma come elemento capace di arricchire e dare complessità, proprio come le diverse prospettive che Versanti raccoglie nei suoi contributi.
- Ogni articolo, ogni illustrazione e fotografia si alimenta di questo “respiro” comune, che unisce la tecnica enologica alla dimensione artistica e culturale. In questo modo, “Ossigeno” diventa il punto di partenza per esplorare non solo le peculiarità dei vini ossidativi, ma anche il loro legame con i territori e le tradizioni, e il modo in cui l’aria – intesa come simbolo di libertà e cambiamento – plasma la narrazione del vino.
3. Analisi dei contenuti (articoli e contributi principali)
Qui puoi scegliere due approcci:
- Commentare singolarmente alcuni articoli che ritieni più significativi, citando autori e illustratori.
- Creare un discorso tematico (ad esempio, raggruppando articoli che trattano lo stesso argomento, come i vini di Jura e quelli di Marsala, oppure focalizzandoti su come cambia la prospettiva dell’ossidazione da un territorio all’altro).
Esempio di analisi tematica:
- “Pre-British” di Andrea Mignòlo
- Focus: la riscoperta di un vino ossidativo quasi dimenticato, il valore del tempo e dell’invecchiamento.
- Citazione emblematica:«Il concetto non è farlo ossidare, ma farlo invecchiare. È questione di interpretazione. Qui c’è tutta la differenza tra un vino ossidato … e un ossidativo.»
- Puoi sottolineare come questo articolo metta in luce la sottile ma sostanziale differenza tra un difetto e una precisa scelta stilistica.
- “Il senso dello Jura per gli ossidativi” di Giorgio Fogliani
- Focus: lo Jura come territorio “insospettabile” per il visitatore, ma che si rivela uno dei grandi terroir del mondo.
- Citazione utile:«Al viaggiatore ignaro… non passerebbe forse per la mente di trovarsi in uno dei più grandi terroir del mondo, meno che mai in uno i cui vini dialogano con manzanilla, amontillado e malvasia di Bosa…»
- Metti in evidenza come Fogliani collochi lo Jura in un contesto internazionale, collegandolo a vini spagnoli e sardi.
- Altri contributi
- Se vuoi, accenna brevemente agli altri articoli (come quello su Madeira, o le interviste a produttori) per dare una panoramica completa.
- Menziona eventuali spunti interessanti (ad esempio, le ricette di cocktail con sherry o altre curiosità che emergono dal sommario).
4. Forma e grafica: tra testo e illustrazione
- Equilibrio tra contenuto e immagini
- Sottolinea come l’aspetto visivo (illustratori, fotografi) accompagni la lettura.
- Puoi commentare la copertina di @alemartoz e i ritratti di @mattiariami se ti sembra rilevante: come si legano al tema “ossigeno”?
- Impostazione editoriale
- È un numero “0”: probabilmente sperimentale, con una struttura che potrebbe evolvere nei prossimi numeri.
- Stile di scrittura: informale, divulgativo, ma con approfondimenti tecnici?
- Lettura scorrevole o complessa? È fruibile da un pubblico vasto o solo da appassionati?
5. Cosa mi è piaciuto di più (riflessioni personali)
Anche se non vuoi fare una classica recensione “mi piace / non mi piace”, puoi inserire una sezione finale per dare un tocco personale:
- Momenti “wow”
- Quali articoli o passaggi ti hanno colpito di più e perché (ad esempio, la citazione di Sebastiano De Bartoli sulla differenza tra ossidazione e ossidativo)?
- C’è qualche illustrazione o fotografia che hai trovato particolarmente evocativa?
- Eventuali critiche costruttive
- Se c’è qualcosa che avresti approfondito di più o che non ti ha convinto (per esempio, un articolo troppo breve, oppure un tema trattato solo in superficie), puoi accennarlo qui.
6. Conclusioni
- Versanti: una rivista da seguire?
- Riassumi in poche righe il valore di questa pubblicazione per gli appassionati di vino, ma anche per chi ama il binomio “enogastronomia + arte”.
- Sottolinea la volontà di continuare il percorso con i prossimi numeri (due uscite all’anno, stando al progetto).
- Invito alla lettura
- Chiudere con un suggerimento: perché vale la pena leggere “Ossigeno”? Qual è il principale valore aggiunto?
Esempio di conclusione breve
«In definitiva, Versanti n.0 – “Ossigeno” inaugura un percorso editoriale che unisce ricerca, approfondimento e una sensibilità artistica evidente. Il tema dell’ossidazione funge da filo rosso per esplorare territori, storie e approcci enologici diversi, rivelando come l’aria, da semplice elemento fisico, possa diventare veicolo di trasformazione, tradizione e narrazione. Un numero 0 che incuriosisce, coinvolge e invita a guardare al mondo del vino con occhi (e calici) nuovi.»
Consigli pratici per la stesura finale
Cura la coerenza: collega sempre i tuoi commenti al tema portante (l’ossigeno, l’ossidazione) e mostra come ogni contributo ne dà una sfumatura diversa.
Decidi la lunghezza: se hai un limite di parole, sii selettivo; se invece hai spazio, puoi approfondire di più ogni articolo.
Usa citazioni brevi: riportale tra virgolette o in corsivo, e spiega in poche righe perché sono significative.
Evita troppi tecnicismi (a meno che tu voglia rivolgerti a un pubblico di esperti). Scegli uno stile accessibile, soprattutto se il tuo obiettivo è incuriosire anche i non addetti ai lavori.
Dove trovarlo? Online ad esempio su Frab’s Magazine e more
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