Note di degustazione: colore dorato, aromi di mandorla tostata, erbe di campo, sbuffi minerali. Al palato presenta una bella freschezza con tannini che si sentono equilibrati da una mineralità notevole.
Ci troviamo a Certaldo, tra Firenze e Siena, nella Val d’Elsa. Il Casale è un azienda agricola con circa 7 ettari vitati e produce poco più di 30000 bottiglie. La famiglia Giglioli produce qui dal lontano 1770 ed è stata una delle prime a coltivare seguendo i principi della biodinamica.
Il mitico Antonio Giglioli è stato il vero pioniere della biodinamica in Toscana, iniziando un percorso di esplorazione dell’energie del cosmo e l’equilibrio dinamico delle viti agli inizi degli anni 80. Da alcuni anni è affiancato in questo lavoro tra gli altri dal nipote Davide. Qui si coltivano vitigni autoctoni tra i quali Sangiovese, Canaiolo Nero, Trebbiano toscano e Malvasia Lunga del Chianti.
In vigna ogni sostanza chimica è bandita e si usano solo i preparati biodinamici 500 e 501. Il risultato è la raccolta di uva di grandissima qualità a cui seguono macerazioni che vanno dai 15 ai 30 giorni (sia per i bianchi che per i rossi). Le vinificazioni avvengono spontaneamente solo con l’utilizzo di lieviti indigeni e gli affinamenti sono in botti di castagno di 50 anni.
I vini
I vini dell’Azienda Agricola Casale sono molto eleganti, delicati e al tempo stesso dotati di grande complessità aromatica. Per i rossi è sicuramente da menzionare il Chianti DOCG Riserva, dotato di eleganza e fortemente territoriale.
Per quanto riguarda i vini bianchi viene fatta una scelta in base all’annata: 15 o 30 giorni di macerazione, una differenza molto importante che va a determinare differenze di ventaglio aromatico e complessità nelle varie annate. Una menzione particolare la merita il Trebbiano 2004..sublime!
Qui sul nostro sito potete trovare tutte le annate di Trebbiano prodotte da Azienda Agricola Casale, dalla 2004 alla più recente 2022.
Antonio Giglioli e la sua azienda sono soci di Vinnatur
La famiglia Giachi produce vini da sempre e alla fine degli anni 60 piantano un vigneto per la produzione di vino Chianti per venderlo alle famiglie del paese e nel comprensorio del Mugello.
Nel 2011 avviene la svolta ecologista, abbandonando i prodotti chimici e dedicandosi alla vigna e al terreno adottando una filosofia più naturale possibile. Nel 2017 ottiene la certificazione biologica e a breve inizierà il percorso di certificazione biodinamica Demeter.
Note di degustazione: colore dorato con intense sfumature tendenti all’ambra. Un ventaglio aromatico incredibile con aromi di nocciola, melone ancora acerbo, arancia candita e fico secco. Al palato è un vino rock, con tannini ben evidenti e un’acidità spiccata. Finale con tabacco e rabarbaro.
Note di degustazione: colore dorato, aromi di mandorla tostata, erbe di campo, sbuffi minerali. Al palato presenta una bella freschezza con tannini che si sentono equilibrati da una mineralità notevole.
Uve: procanico, trebbiano, ansonica e una piccola percentuale di san colombano, duropersico
Macerazione: 7-12 giorni
Affinamento: acciaio
Regione: Roccalbegna, Toscana
L’azienda Ugo Contini Bonacossi nasce nel 2011 grazie al coraggio del 28enne Ugo che abbandona la certezza di un lavoro a tempo indeterminato nell’azienda di famiglia per trasferirsi a Roccalbegna, paese materno, nella Maremma Toscana, dove aveva trascorso i momenti più spensierati della sua infanzia.
Ha acquistato 5 ettari, nel 2014 l’impianto della vigna di uva rossa e nel 2015 quella di uva bianca. Da questi nel 2021 sono nati l’Armancione e l’Ughetto annata 2019.
Lavora nel pieno rispetto della natura abbracciando la filosofia naturale, senza interventismi o pratiche enologiche invasive rispettando la tradizione del territorio rocchigiano.
In campagna pratica l’agricoltura biologica con l’uso di lieviti indigeni, fermentazioni spontanee, senza aggiungere solfiti.
Il Grandinello è il vino strano dell’azienda: il risultato di una grandinata ad Agosto che ha sconvolto i piani di Ugo: le uve non erano a piena maturazione e il risultato è la bassa gradazione alcolica.
Un vino che sconvolge in positivo con quella sensazione dolciastra che lascia in bocca. Da provare assolutamente, crea dipendenza!
Note di degustazione: colore ambrato. Aromi di albicocca matura, pesca sciroppata, scorza di arancia rossa, finocchietto e sensazione salmastra. Al palato ha tannini evidenti, bella freschezza, leggera sensazione dolce con un finale che ricorda l’arancia candita.
Abbinamento: tagliere con formaggi erborinati, crostata di fichi
Note di degustazione: Leggere Riffault evoca sempre un certo rispetto e ammirazione! Scordatevi il classico Sauvignon Blanc con aromi di peperone verde e foglia di pomodoro. Classico vino da valutare senza farsi condizionare dal colore nel bicchiere. Un vino di polpa e sostanza, senza voli pindarici ma con pienezza e gusto!
Al naso si spazia dal tè alla pesca al miele ma chiari sono i ricordi di brezze marine. Il sorso è coerente al naso, di pieno corpo e con tannini vibranti. Presenta una bella acidità che riesce a sostenere la rotondità donata dalla botrite, snellendo ed equilibrando il vino. Occhi lucidi durante la degustazione, ti rapisce il cuore!!