Qual è la differenza tra biologico e biodinamico? Il biologico e il biodinamico sono due approcci agricoli che pongono una maggiore attenzione sulla sostenibilità, la salute del suolo e la riduzione dell’uso di prodotti chimici rispetto all’agricoltura convenzionale. Tuttavia, esistono differenze significative tra di essi:
Agricoltura Biologica:
- Certificazione: L’agricoltura biologica è un sistema agricolo basato su normative e regolamenti ben definiti. I produttori agricoli devono rispettare standard biologici stabiliti e ottenere la certificazione biologica da enti di controllo riconosciuti.
- Uso di Prodotti Chimici: Nell’agricoltura biologica, l’uso di pesticidi chimici di sintesi, fertilizzanti chimici e organismi geneticamente modificati (OGM) è generalmente vietato. Sono consentiti solo prodotti approvati per l’agricoltura biologica, come pesticidi naturali.
- Approccio Scientifico: L’agricoltura biologica si basa su principi scientifici ed è orientata a proteggere l’ambiente e la salute umana attraverso pratiche agricole sostenibili.
- Utilizzo di Pratiche Biologiche: Gli agricoltori biologici si concentrano sull’uso di pratiche agricole sostenibili, come la rotazione delle colture, il riciclo dei nutrienti e il mantenimento della biodiversità.
Agricoltura Biodinamica:
- Filosofia Spirituale: La biodinamica è un sistema agricolo che incorpora una filosofia spirituale e antroposofica sviluppata dal filosofo Rudolf Steiner. La biodinamica considera l’agricoltura come un’attività legata alla terra e all’universo.
- Calendario Biodinamico: I biodinamici seguono un calendario biodinamico che tiene conto delle posizioni dei pianeti e delle fasi lunari per determinare i tempi ideali per le attività agricole, come la semina e la vendemmia.
- Preparati Biodinamici: I biodinamici utilizzano preparati speciali, spesso a base di erbe e minerali, che vengono dinamizzati (agitati vigorosamente) per essere applicati al suolo e alle piante. Questi preparati sono considerati veicoli di forze cosmiche.
- Concetto di Farmaco Agricolo: Nella biodinamica, la fattoria è vista come un organismo vivente, e gli agricoltori cercano di equilibrare le forze naturali sulla loro terra, incorporando elementi spirituali nelle pratiche agricole.
In sintesi, mentre l’agricoltura biologica si basa su normative e regolamenti che mirano a ridurre l’uso di prodotti chimici e a proteggere l’ambiente, l’agricoltura biodinamica è più profondamente radicata in una filosofia spirituale e nel concetto di equilibrio cosmico. Entrambi gli approcci promuovono la sostenibilità, ma il biodinamico aggiunge elementi di esoterismo e pratiche basate su fedi spirituali. La scelta tra i due approcci dipende dalle convinzioni personali dell’agricoltore e dagli obiettivi specifici dell’agricoltura.
Come si fa a capire se un prodotto è biologico?
Per capire se un prodotto è biologico, puoi seguire questi passaggi:
- Etichetta biologica: Controlla l’etichetta del prodotto alla ricerca di dichiarazioni che indichino la sua natura biologica. Guarda se c’è un logo di certificazione biologica riconosciuto.
- Elenco degli ingredienti: Controlla l’elenco degli ingredienti sul prodotto. Gli ingredienti biologici saranno solitamente elencati come “biologici” o “ingredienti biologici” accanto all’ingrediente specifico. Ad esempio, “farina di grano biologica” o “pomodori biologici”.
- Percentuale di ingredienti biologici: In alcune giurisdizioni, i prodotti biologici devono contenere una determinata percentuale di ingredienti biologici per poter essere etichettati come tali. Questa percentuale varia da paese a paese. Verifica l’etichetta per vedere se il prodotto soddisfa questi requisiti.

È importante notare che la certificazione biologica è regolamentata e controllata da diverse agenzie governative e organizzazioni di terze parti in tutto il mondo. Queste regolamentazioni garantiscono che i prodotti biologici rispettino determinati standard di produzione e che siano sottoposti a controlli regolari. Pertanto, cercare il logo di certificazione biologica è uno dei modi più affidabili per identificare i prodotti biologici.
Cosa vuol dire vino biodinamico?
Il vino biodinamico è un tipo di vino prodotto seguendo i principi della biodinamica, un approccio agricolo che considera la fattoria o il vigneto come un organismo autosufficiente, in cui tutte le componenti sono interconnesse e si influenzano reciprocamente.
Ecco alcune caratteristiche principali del processo di produzione del vino biodinamico: le attività agricole seguono il calendario biodinamico e i preparati biodinamici.
Chi ha inventato il biodinamico?
Questo approccio è stato sviluppato dall’antroposofo Rudolf Steiner nei primi anni del XX secolo e coinvolge pratiche agricole che incorporano aspetti spirituali e cosmici.
Chi certifica il biodinamico?
In Italia, l’ente di certificazione per i vini biodinamici è Demeter Italia. Demeter è un’organizzazione internazionale che certifica i prodotti agricoli coltivati secondo i principi della biodinamica. Demeter Italia offre la certificazione per i produttori di vino che seguono rigorosi standard biodinamici. Altre organizzazioni come ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) certificano prodotti biologici in generale, ma Demeter è specifica per la biodinamica.

Nell’agosto 2020 i soci di Demeter Italia, riunitisi a Parma hanno stilato queste regole di protocollo. Ecco i tratti salienti del nuovo disciplinare:
- È consentita la sola raccolta manuale delle uve.
- È consentito solo l’uso di lieviti indigeni.
- Non è consentito l’aumento del grado alcolico naturale (zuccheraggio).
- Non è consentito l’utilizzo di prodotti di origine animale.
- Nei dosaggi di anidride solforosa il limite di SO2 totale scende a un massimo di 70 mg/l per i vini rossi e a un massimo di 90 mg/l per i vini bianchi.
- Eventuali filtrazioni non possono scendere sotto 1 micron.
- Non è consentito l’uso di tappi in materiali plastici.
Come si riconosce un vino biologico?
La cosa più semplice e più efficace per verificare se un vino è biologico è cercare se nell’etichetta o nella retro etichetta sia presente il logo Bio.
Quanti solfiti nel vino biologico?
La presenza di solfiti nel vino è regolamentata e deve essere indicata sull’etichetta del prodotto. In generale, i vini biologici possono contenere solfiti, ma la quantità massima consentita è inferiore rispetto ai vini convenzionali. Nell’Unione Europea, ad esempio, i vini biologici devono avere una quantità di solfiti totali inferiore a 100 milligrammi per litro (mg/l) per i vini rossi e 150 mg/l per i vini bianchi. Ricordo come per i vini convenzionali tale limite sia di 150 milligrammi per litro (mg/l) per i vini bianchi e di 100 mg/l per i vini rossi.
Tuttavia, alcuni produttori di vini biologici scelgono di limitare ulteriormente l’uso di solfiti o addirittura di produrre vini senza aggiunta di solfiti. Questo può essere indicato sull’etichetta del vino come “Senza Solfiti Aggiunti” o “No Added Sulfites“.

In sintesi quale è la differenza tra biologico e biodinamico? mentre l’agricoltura biologica si basa su normative e regolamenti che mirano a ridurre l’uso di prodotti chimici e a proteggere l’ambiente, l’agricoltura biodinamica è più profondamente radicata in una filosofia spirituale e nel concetto di equilibrio cosmico. Entrambi gli approcci promuovono la sostenibilità, ma il biodinamico aggiunge elementi di esoterismo e pratiche basate su fedi spirituali. I limiti di solforosa sono diversi e più restrittivi per quanto riguarda i vini biodinamici. La scelta tra i due approcci dipende dalle convinzioni personali dell’agricoltore e dagli obiettivi specifici dell’agricoltura.
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